POMODORO ( FAM. SOLANACEAE)
Il pomodoro è oggi la più importante specie orticola coltivata in Italia soprattutto come coltura estiva ed ha notevole importanza sia per la quantità di prodotto che viene assorbita dal mercato nazionale che per il prodotto esportato. I frutti sono caratterizzati da un elevato contenuto in acqua , basso valore energetico e buon contenuto di sali minerali.
Terreno e concimazione – Il pomodoro predilige terreni freschi e fertili; risente particolarmente in modo negativo dei ristagni idrici. Il fosforo e il potassio rispetto all’azoto devono essere presenti nel terreno in quantità superiori.
Semina – Le coltivazioni di pomodoro possono essere impiantate tra Marzo e Aprile con la semina in campo o con il trapianto. E’ una coltura estiva che necessita per il suo sviluppo di temperature che si aggirano tra i 25 – 30 C°.
Cure colturali – Al trapianto è sempre necessaria una ’irrigazione ausiliaria per assicurare l’attecchimento; successivamente le sarchiature sono consigliabili non solo per controllare le erbe infestanti, ma anche per arieggiare il terreno e ridurre l’evaporazione. La cimatura è consigliata si quanto la recisione delle cime dei fusti arresta la crescita in altezza della pianta facendo così affluire la linfa all’ultima infiorescenza che in tal modo potrà giungere a perfetta maturazione. In molti casi è praticata la pacciamatura con film plastici neri.
Raccolta – La raccolta si effettua scalarmene, quando i frutti sono invaiati, quando cioè il loro colore inizia a virare verso il rosa. La raccolta inizia dopo circa 60-70 giorni. La produzione si aggira attorno alle 50 – 60 t/h.
Varietà – Le varietà si distinguono in base al tipo di destinazione del prodotto: Pomodoro da mensa o da industria o trasformazione.
Avversità – Peronospora( si presenta su tutte le parti della pianta attraverso macchie irregolari decolorate che successivamente imbruniscono), Marciume Zonato ( colpisce soprattutto i frutti attraverso macchie circolari apicali.
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