Diario delle attività svolte dai ragazzi al Centro Polivalente Bigattera durante l’ultima settimana di maggio.
“Le attività che abbiamo svolto in serra sono:
- la ripicchettatura (cioè trasferire una ad una le piantine dalla seminiera in un vasetto) del basilico rosso e verde, delle Bocche di Leone, dell’Alisso, della Calendula e del Tagete;
- la semina del pomodoro, del peperone, della melanzana, dello zucchino e ripicchettatura dei medesimi ortaggi seminati precedentemente.
In pieno campo abbiamo svolto le seguenti mansioni:
- trapianto dell’insalata e raccolta di quella precedentemente trapiantata,
- raccolta spinaci, ravanelli, zucchini, barba dei frati, piselli, valerianella, bietole da costa
- messa a dimora dei pomodori, dei cetrioli, delle zucche, dei peperoni, delle angurie, dei meloni, semina del fagiolo e del fagiolino,
- irrigazione degli ortaggi,
- scerbatura ( cioè estirpare le erbe infestanti) degli zucchini, delle zucche, dell’aglio e delle cipolle
- sfemminellatura (cioè togliere i rami superflui che renderebbero la pianta poco produttiva) dei pomodori,
- la stesura della pacciamatura prima del trapianto delle zucche e degli zucchini (cioè del cellophan nero per evitare il proliferare delle erbe infestanti).
Nel giardino abbiamo svolto le seguenti mansioni:
- sfalcio dell’erba,
- allestimento delle aiuole con fiori da bordura,
- irrigazione delle piante da fiore
In serra e nel tunnel abbiamo svolto le seguenti mansioni:
- scerbatura degli spazi in prossimità dei bancali,
- vangatura, irrigazione dei pomodori e degli zucchini.
Gli attrezzi che abbiamo utilizzato durante le varie attività sono: seminiere, terriccio, vasetti di varie misure, zappe, palette per il trapianto, carriole, vanghe e zappe, cesoie e forbici, innaffiatoi, canne per irrigazione e cassette di plastica dove disporre gli ortaggi raccolti.
Alcune mansioni sono state abbastanza faticose come la scerbatura e la vangatura perché richiedono molte energie.
La raccolta degli ortaggi è la nostra preferita perché possiamo finalmente assaggiare e gustare i frutti del nostro lavoro.”